Il mostro di Lochness è come babbo natale, a un certo punto decidi di crederci perché, se no lo fai più, senti di perdere qualcosa del fascino del natale... o del fascino della Scozia.
Il fatto che i regali compaiano magicamente sotto il tuo albero o la reale possibilità di vedere il mostro più famoso al mondo durante una piccola crociera sul lago è irrilevante.
Il fatto che i regali compaiano magicamente sotto il tuo albero o la reale possibilità di vedere il mostro più famoso al mondo durante una piccola crociera sul lago è irrilevante.
Oggi noi andiamo a cercare Nessie.
Dobbiamo partire da Fort William alle 9.00, ma sotto la pensilina della stazione dei pullman aspettiamo più di venti minuti oltre l'orario previsto. Chiediamo ad uno degli altri potenziali passeggeri se di norma i pullman partono in ritardo lì in Scozia (non per fare i polemici... sapete ben come vanno ste cose in Italia) e ci rispondono che è la prima volta...
Va beh, noi siamo pronti... con armi e bagagli... prima o poi vedrete che partiamo!
Più veloci della luce... neanche fossimo ad Indianapolis...
La strada che si snoda nella valle, segue il corso del fiume che ogni tanto si adagia stanco a riposare nell'alveo di un lago, poi si stinge di nuovo... appena un po'... fino al prossimo lago...
Ora, anche questa volta io non ho immagini del viaggio, (il solo pensiero di guardare attraverso l'obbiettivo della macchina mi avrebbe fatto vomitare la sostanziosa colazione!) ma mi risulta che il nostro fotografo ufficiale (nonché ideatore/organizzatore/guida) si sia cimentato in alcuni scatti davvero formidabili e prima o poi lo convinceremo a metterne qualcuno a disposizione di questo blog.
Perché proprio questo castello?
Perché Urquhuart Castle sorge su un promontorio roccioso che si protende nelle profondissime e gelide acque del Loch Ness, perché dall'estremità settentrionale di questo promontorio si gode una magnifica vista del lago e del superbo scenario della vallata del Great Glen. e perché le sue rovine, intrise di storia, ci accompagneranno in un viaggio, ancora una volta, nello spazio e nel tempo.
Lo sguardo corre verso l'orizzonte spostandosi ammirato dal blu più intenso del lago al verde delle coste occhieggianti di gialle ginestre, dalle cime più brulle dei monti alla valle che si chiude discreta e silenziosa in lontananza.
Ed ecco che oltre le finestra aperta sull'imponente muro, è protagonista ancora il lago.
I traghetti carichi di turisti solcano le acque avanti e indietro, sfregiando col loro rimescolio la superficie dello specchio d'acqua mentre il vento soffia costante portando alle narici un molle odore di muschio e di resina.
Tra le vecchie mura un uomo con un panciotto scozzese vigila attento, pronto a riprendere chi lascia i tanti sentieri di ghiaia finendo col calpestare il manto erboso.
Rispetto e pulizia, bisogna dirlo, onorano la bellezza di questo posto.
Sarebbe bello restare ancora a lungo, ma alle 15.00 passa il pullman che ci porterà a Inverness, ultima meta del nostro viaggio.
E' giunto quindi il momento di tornare al pensiero di partenza: io, per dovere di cronaca, il lago l'ho guardato proprio bene... in lungo e in largo... e ne ho fotografato ogni angolo... anche il più nascosto, ma di Nessie nessuna traccia.
Naturalmente tutto questo non significa affatto che il mostro non esista!
Solo che dovremmo tornare ancora a cercarlo!
SI!!!
Inverness ci sorprende piacevolmente fin dalla prima occhiata fuori dal finestrino del pullman. Ci accorgiamo subito che la città è un piccolo gioiello inatteso.
Descrivervela ora in poche stanche parole non le renderebbe giustizia. Ve ne parlerò ampiamente nel prossimo post dove vi racconteremo il nostro ultimo, ma non meno entusiasmante, giorno di tour nelle Highlands.
DOMANI INVERNESS E IL SUO FASCINO NORDICO, POI IL RITORNO AD EDIMBURGO DOVE CI ASPETTA ANCORA LA VISITA ALLA HOLLYROOD HOUSE...
CON UNA... HEM...
UNA SORPRESA!
eh sì il fascino di Nessie è davvero irresistibile. Per chi come me è
RispondiEliminasempre stato affascinato dalle storie di cavalieri senza macchia e
senza paura, di abili arcieri, di maghi, di folletti, di misteriose
creature, la Scozia è una meta ideale non solo per le bellezze
artistiche e naturali ma un'occasione preziosa per liberare finalmente
la fantasia...occasione così rara...un po' come può capitare in una
calda sera d'estate di ritrovarsi al buio, la notte di San Giovanni
(notte di streghe e di magie), tutt'intorno silenzio, circondati da
decine di lucciole...e allora ti sorprendi a pensare che forse tra
quelle lucciole c'è qualche fatina come Trilly e se riesci a farti
dare un po' di polvere magica potrai volare in alto proprio sulla cima
del Big Ben!!
ancora una volta quindi grazie carissima 330 ml per averci
accompagnato con la sua bella prosa in una tappa del vostro viaggio
attraverso una terra così affascinante soprattutto per chi come me non
vuole smettere di sognare di esplorare castelli incantati e di
attraversare terre sconosciute popolate di misteriose creature :-)
Quanto a sognare monti incantati... io non crescerò mai... Ed è bello sapere di non essere la sola!
RispondiEliminaBenvenuta nel club :)