domenica 10 giugno 2012

MERCOLEDI' 23 MAGGIO

Il mattino del nostro terzo giorno di viaggio ci svegliamo in un albergo così caratteristico da farci sentire in un film d'altri tempi e questa è una sensazione che ci accompagnerà per tutta la giornata, oggi... vedrete!

Siamo arrivati a Fort William ieri sera, in treno e siamo stati accolti da una ridente cittadina adagiata in fondo alla valle di Great Glen a pochi chilometri da Ben Nevis, la montagna più alta di tutta la Gran Bretagna.
Originariamente cresciuto intorno al villaggio di Inverlochy il paese ci è subito apparso quasi fiabesco con le sue piccole case dai tetti scuri, "dipinte" sullo sfondo verde della collina  che accompagna dolcemente lo sguardo fino al placido specchio d'acqua  nel quale si riflette.
Dell'antica tradizione di villaggio di pescatori Fort William conserva certo molte caratteristiche non ultima una cucina a base di pesce che ci delizia nel bel ristorantino dal tetto rosso aggrappato al piccolo molo che si sporge sull'acqua.

Dalla stazione di Fort William, che oggi vive per lo più di turismo, ogni mattina alle 10.00, in questa stagione, parte una corsa davvero speciale.
Sto parlando del treno a vapore,  The Jacobite Steam Train che raggiunge Mallaig con un percorso assai suggestivo e che, per gli appassionati del genere, è precisamente il treno che porta Herry Potter a Hogwards! (quello usato per le riprese del film)
Questa mattina noi, alle dieci in punto, siamo sul binario... 9 e 3/4!

Eccolo! L'odore acre del carbone riempie l'aria e subito mi accorgo che quella di oggi sarà  una giornata adatta a nostalgici ai romantici e a chi ama lasciare correre la fantasia. 
Beh, io sono tutte e tre le cose... e tanto altro ancora...
Camminando all'interno della carrozza non posso non farmi catturare dall'atmosfera: è un viaggio nel tempo oltre che nello spazio...  I corridoi rivestiti di legno... il vagone dove servono la colazione...
Mi sento come nelle riprese di un film, ma il vero 'sogno' comincia in prima classe.
I sedili rivestiti di broccato, i tavolini blu, dello stesso colore della moquette che copre il pavimento, perfettamente apparecchiati per la colazione, una caratteristica lampada con paralume bianco orlato di passamaneria dorata giusto davanti al finestrino e, per gli ospiti del primo scompartimento che evidentemente festeggiano un'occasione speciale, una bottiglia di champagne...

Il viaggio ha inizio.
Il percorso di questo treno senza dubbio  non è stato scelto a caso: il panorama della campagna scozzese, già molto bello con le sue verdeggianti colline, si fa davvero  spettacolare quando il treno imbocca il lunghissimo viadotto di Glenfinnan nei pressi della stazione omonima. Qui la ferrovia si slancia da una sponda all'altra di una gola curvando dolcemente su di un viadotto risalente alla fine del 1800 sorretto da ben 21 archi di pietra che arrivano fino ad un'altezza di 30 metri.
La cosa incredibile è che a un certo punto, dalle ultime carrozze del convoglio si riesce a vedere la locomotiva sbuffante che ha già superato la metà della curva. 
Ora, io non ho testimonianze fotografiche di ciò che ho appena descritto (non era alla mia portata), ma ho visto il nostro fotografo ufficiale (nonché guida/ideatore/organizzatore del tour) sporgersi  fuori dal finestrino per immortalare in ogni istante il pittoresco panorama, incurante della fuliggine che gli ha tinto il viso (eh, eh... era nero come il macchinista!!!!) e rischiando il soffocamento alla prima galleria che lo ha sorpreso col finestrino aperto! (ah, ah, ah!)  Ne valeva la pena però!
Man mano che ci avviciniamo alla costa  la vegetazione comincia a cambiare, il verde si fa più intenso e nell'ultimo tratto della corsa  l'oceano ci accompagna all'orizzonte.
Neppure Mallaig delude: un piccolo porto con tante case bianche che dalla riva si specchiano nel mare dorato dal sole e, ad accoglierci, una stazioncina che ci  appare come un modellino sullo sfondo di un diorama.

E' l'ora di pranzo, prendiamo fish and chips al take away della stazione a andiamo a mangiarcelo al porto in compagnia di un gabbiano che disdegna le patatine, apprezza molto il pesce ma (ve lo giuro!) sputa la pastella!!!!
 
Rientriamo a Fort William che sono le quattro e mezza del pomeriggio. 
Il resto della serata lo passiamo a goderci la cittadina e scopriamo i resti di un vecchio forte.
Le pietre secolari che dovevano difendere il paese corrono lungo la costa creando una piccola baia protetta dal vento. Un piccolo arco attraversato da un sentiero di ghiaia accompagna paziente i passi dei visitatori fin sul tappeto erboso ben rasato che invita alla sosta. 
C'è calma, c'è pace e tranquillità nell'aria, e io cedo volentieri all'invito: mi siedo e lascio correre lo sguardo lontano... 
Credetemi, potrei stare così fino a domattina...
 
Ma la luce è ancora troppo bella: i riflessi sull'acqua, il colore delle nuvole oltre il contorno del monte, il profilo delle piccole imbarcazioni... Beh, non è compito mio... Io, quello che ho potuto fare per 'mostrarvi' le meraviglie di un'altra giornata di gita, l'ho fatto... 

Ora lascio che lavorino i professionisti: il nostro instancabile fotografo ufficiale e la sua insostituibile assistente. 


DURO EH, IL LAVORO DI ASSISTENTE FOTOGRAFO, 
E NON LASCIARLO CADERE CHE SI BAGNA LA MACCHINA!!!!




DOMANI UNA FAVOLOSA GITA A LOCHNESS ALLA RICERCA DEL MOSTRO PIÙ FAMOSO D'EUROPA: NESSIE, PREPARA IL THE CHE STIAMO ARRIVANDO!!!





2 commenti:

  1. Carissima 330ml, complimenti per il bellissimo Blog dal sapore di un diario di viaggio d'altri tempi: una specie di "Il giro del mondo in 80 giorni" in versione digitale digitale...e proprio come "Ventimila leghe sotto i mari" grazie alle sue parole, riusciamo a sognare paesaggi e mondi lontani seduti davanti al nostro pc, magari durante la pausa pranzo, in un giorno come tanti, assediati dalle zanzare tigre, in una afosa città di pianura (in particolare la mia è Parma...in quanto a paesaggio se non hai una passione per i balloni di fieno sei rovinato...meno male che ci sono le mucche a movimentarlo). Oltre che per la prosa così accattivante e coinvolgente devo farle i complimenti anche per il progetto di viaggio che contribuisce al fascino del racconto: da viaggiatrice solitaria quale sono da qualche anno, spesso mi rendo conto di aver apprezzato molto di più il Viaggio (con la mia seicento, in treno in pullman o addirittura qualche volta a cavallo) della meta stessa, sempre in compagnia della mia fedele macchina fotografica che si è rivelata un'ottima e discreta compagna. Aspetto quindi con ansia il seguito del racconto...a presto!

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  2. Grazie infinite per le belle parole... E' entusiasmante sapere di essere riusciti a 'portare' tanti amici con noi, entro domattina la cronaca del nostro quarto giorno di viaggio.

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